É partito il progetto Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia (FLAGS), relativo alla Misura 1.40a) “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili – Raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare (attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini)”
Obiettivo generale del progetto: realizzare un sistema organico di strutture, procedure, attrezzature e incentivi destinato al miglioramento delle condizioni ambientali delle acque territoriali sarde.“Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili – Raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare (attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini)”
Durata totale: 18 mesi.
Partenariato: Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (Capofila); FLAG Sardegna Orientale, FLAG Nord Sardegna, FLAG Sardegna Sud Occidentale, FLAG Pescando
Breve descrizione del progetto:
Il progetto FLAGS costituisce un tassello fra le numerosissime azioni di studio, protezione e bonifica degli ambienti marini posti in essere prevalentemente attraverso i programmi dell’ONU e dell’Unione Europea che tentano di arginare il fenomeno della sovrapproduzione dei rifiuti marini e del loro impatto sull’ambiente.
Il progetto assume caratteristiche peculiari, originali e innovative:
- copre buona parte del territorio costiero regionale;
- coinvolge i FLAG della Sardegna, che costituiscono il punto di incontro fra interessi pubblici e privati, favorendo l’azione condivisa e coordinata con un approccio di tipo partecipativo fra diversi attori locali;
- è immediatamente operativo, dato che sfrutta conoscenze pregresse in materia;
- pone le basi per una azione continua nel tempo, anche al di là del periodo progettuale.
- coinvolge i concessionari dei servizi portuali di gestione dei rifiuti
A partire dallo studio e strutturazione di un modello organizzativo e logistico di funzionamento della sperimentazione (Azione 1), verranno acquisite le strutture e le professionalità e verranno selezionate le imbarcazioni (Azione 2) da impiegare nella fase di sperimentazione (Azione 3). Durante la fase di sperimentazione saranno comunicati al grande pubblico e agli addetti ai lavori gli andamenti delle attività progettuali e si effettueranno specifiche campagne, sui media tradizionali e sui social media, volte alla sensibilizzazione sui temi della salvaguardia dell’ambiente marino (Azione 4) i cui target sono principalmente i pescatori e gli operatori portuali, oltre al grande pubblico. Infine, l’Azione 5 (Project management), trasversale a tutto il progetto, garantirà una corretta gestione e un livello ottimale di coordinamento del progetto. All’interno di tale azione si produrranno inoltre rapporti di monitoraggio in itinere per evidenziare eventuali criticità e adottare correttivi al progetto e un rapporto complessivo finale.
Si compone di cinque azioni, ciascuna suddivisa in task:
- Azione 1. Strutturazione del modello organizzativo e piano sperimentale operativo
- Azione 2. Acquisizione delle risorse materiali e immateriali per l’avvio delle attività di sperimentazione
- Azione 3. Fase di sperimentazione
- Azione 4. Fase di disseminazione dei risultati
- Azione 5. Project Management
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