SCHEDA DI PROGETTO
FLAGS –Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia
Capofila: Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente
Partner: FLAG Sardegna Orientale, FLAG Nord Sardegna, FLAG Sardegna Sud Occidentale, FLAG Pescando – Sardegna Centro Occidentale
Obiettivo generale del progetto: realizzare un sistema organico di strutture, procedure, attrezzature e incentivi destinato al miglioramento delle condizioni ambientali delle acque territoriali sarde.
Fondo di riferimento: FEAMP, Misura 1.40 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili – Raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare (attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini) Art. 40, par. 1, lett. a) del Reg. (UE) n. 508/2014.
Durata: 18 mesi
Budget: 566.455,00€
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto FLAGS – Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia (FLAGS) – ha come obiettivo generale quello di realizzare un sistema organico di strutture, procedure, attrezzature e incentivi destinato al miglioramento delle condizioni ambientali delle acque territoriali sarde attraverso il coinvolgimento dei pescatori nel processo di raccolta di rifiuti a mare e loro conferimento e trattamento.
Il partenariato è composto dall’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (Capofila), dai FLAG Sardegna Orientale, FLAG Nord Sardegna, FLAG Sardegna Sud Occidentale, FLAG Pescando – Sardegna Centro Occidentale.
Il progetto si concentra sull’attività sperimentale di rimozione dal mare di rifiuti di varia natura, con particolare attenzione agli attrezzi da pesca dispersi e/o abbandonati, da parte di pescherecci selezionati tra quelli che praticano la pesca in Sardegna.
I rifiuti, attentamente selezionati e individuati, dovranno essere depositati in alcuni porti attrezzati e ricadenti nell’area dei FLAG sardi. Per fare questo, è in progetto l’idea di fornire i porti di appositi contenitori dedicati alla raccolta di rifiuti (come ad esempio isole ecologiche o cassoni scarrabili a seconda delle caratteristiche del porto) mentre alle imbarcazioni verranno forniti contenitori e attrezzature adeguate alla raccolta e allo stoccaggio a bordo dei rifiuti.
I pescatori coinvolti, veri protagonisti del progetto, verranno formati sulle modalità di trasporto e conferimento di rifiuti marini.
Tra gli attori che prenderanno parte al progetto ci saranno anche le imprese specializzate nello stoccaggio, nel trattamento e nell’eventuale riciclo del materiale raccolto.
Il progetto prevede, inoltre, anche la realizzazione di una campagna di rilevazione tramite OTS e ROV per l’individuazione di depositi sottomarini di materiali inquinanti e di attrezzature da pesca disperse.
Al progetto verrà data massima visibilità con campagne di sensibilizzazione rivolte a diversi target.